Rennes le Château: piccola capitale mondiale di tesori e misteri
Torniamo di nuovo, e volentieri, in Francia per un altro luogo bizzarro situato nel sud del Paese, non lontano dai Pirenei e da Bugarach, l’unico posto che si salverà dall’apocalisse del 2012. Questa volta ci fermiamo in un piccolo centro, Rennes le Château, che per una serie di fattori ed eventi si è trovato a divenire una piccola capitale del mistero.
L’ultimo contributo a questa fama viene dal Codice da Vinci e da Dan Brown, che ha citato di sfuggita Rennes le Château. Ma in tempi meno recenti altri avvenimenti hanno concentrato l’attenzione di curiosi e turisti del mistero su questo paesino di 65 anime, che riceve 120 mila visitatori ogni anno. Tutto sarebbe partito dalla storia di un parroco che, nell’800, avrebbe fatto spese pazze e irragionevoli, lasciando capire di aver trovato nella vecchia chiesa uno dei tanti tesori di cui si favoleggia.
Da allora cercatori e razziatori non hanno mai smesso di bucherellare i campi e le montagne intorno a Rennes, in cerca di oro, gemme e reperti magici. Gli ultimi di loro si sono concentrati sul picco di En-Couty
, dove una cavità rocciosa nasconde il bottino del sacco di Roma di Alarico che i Visigoti seppellirono qui. Ci sarebbero, ovviamente, anche la menorah del Tempio e l’Arca dell’Alleanza, a loro volta razziate dai Romani a Gerusalemme. Però due degli Indiana Jones locali ci hanno scritto un libro escludendo il terzo, che si è vendicato spifferando tutto su Internet, mappa del tesoro compresa. Risultato: adesso la Gendarmeria deve presidiare la montagna.
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